venerdì 21 settembre 2018

Frasi ad effetto




Parlo qui non dei grandi narratori, dei narratori bravi, che non hanno bisogno di frasi ad effetto (come John Williams). Tutto il loro scrivere è ad effetto. Frase dopo frase. Parlo qui dei narratori mediobassi, categoria che forse nemmeno raggiungo. Ebbene, costoro dovrebbero sforzarsi di utilizzare, almeno ogni una-due pagine una frase ad effetto. Di che si tratta? Sono quelle frasi che spesso neppure chi le scrive capisce, vengono di getto, oppure sono volutamente studiate per ottenere l’effetto ‘interesse’. Il lettore non comprende subito (forse non comprenderà mai) però non si fa l’idea che anche lui saprebbe scrivere così, prova una benefica (per lo scrittore) sudditanza psicologica, si incuriosisce, prosegue. Meglio se la frase ad effetto è ad inizio capitolo (se i capitoli sono brevi). Si può inventare di sanapianta, può nascere da un’intuizione che non si ha la pazienza (o l’abilità) di scavare e rendere comprensibile, oppure è veramente un momentaneo colpo di genio. Che finisce lì.

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