domenica 9 settembre 2018

Una Bianchi da 7500 lire


Mio papà Mario non è mai stato un grande ciclista, non ha mai fatto gare e forse non è mai salito in bici nemmeno una volta al Campo dei Fiori. Però ha sempre avuto una bicicletta, è stato il suo mezzo di trasporto sino al 1968, quando comprò la sua prima auto usata. Oggi mi ha raccontato come si procurò la sua prima bici di proprietà. Appena finita la guerra portò a casa la liquidazione per i suoi primi anni di lavoro, quando dalla Pasticceria Garibaldi passò alla Pasticceria Zamberletti di via Bernardino Luini: 7500 lire. Con quei soldi comprò una Bianchi nera, freni a bacchetta: doveva essere simile a quella in foto. La comprò da un tale di Sant'Ambrogio che, in vista della svalutazione della lira (che avvenne) aveva investito i suoi danari in 100 bici Bianchi. Nel dopoguerra iniziò a venderle. E una se la prese il Mario.

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