Col caldo che tira meglio portarsi avanti coi progetti, valorizzando sempre al massimo le nostre ambizioni. Ecco perché riflettevo su un post, scritto tempo fa, nel quale auspicavo (dopo la mia morte, si capisce) l'intitolazione a mio nome dell'attuale via Campo dei Fiori, in ragione del fatto che sono un varesino ciclista che è salito in bici al Campo dei Fiori migliaia di volte. Qualcuno avrà anche fatto più di me, ma non ha tenuto il conto. Oggi riflettevo che quell'auspicio era sin troppo ambizioso, e avrebbe creato fastidi, perché cambiare il nome di una via, dove vi sono civili abitazioni, è disagevole. Avrebbero dovuto scrivere: via Carlo Zanzi (già via Campo dei Fiori). Troppo lungo. E allora stamani pensavo: molto meglio Largo Carlo Zanzi, lì non ci abita nessuno, quello è il mio balcone, la mia vetta, il mio approdo.
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