Non ho nessuna fretta di continuare la storia di Marco. Siamo arrivati al mese di maggio di questo 2015. Prendo una pausa e torno indietro, al cd Time to start again e alla mia recensione di una canzone di Mock. Una recensione che Marco ha letto e mi ha detto: 'Non avrei potuto scrivere meglio.' Il che significa che si è ritrovato in queste parole, che oggi comunico ai suoi amici.
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UNA
TRISTEZZA CHE SCORRE COME UN FIUME
Il
cd di Marco, ‘Time to start again, time to fly again’, uscito nel 2014 insieme
al cd ‘Mock’, i due lavori che vedono Marco Zanzi lasciare per un istante la
Piedmont Brothers Band per sperimentarsi come solista, è un lavoro venato di
tristezza. Per stessa ammissione dell’autore, più di una canzone lascia spazio
alla malinconia, una vena di sottofondo che è caratteristica del musicista
varesino. E fra i 14 brani, quello che raggiunge il top di questo sentimento è
‘Rivers of Sorrows’, fiumi di tristezza.
Il
brano nasce in un periodo di fatica fisica e morale: un lavoro che non
soddisfa, la depressione che si affaccia, che vaga nel fondo dell’anima, la
paura di aver fallito una vita, di non essersi giocati al massimo. Allora Marco
una mattina posteggia l’auto lungo la provinciale che lo conduce al suo luogo
di lavoro, scende, lancia lo sguardo sul lago di Varese. Nel suo immaginario
quel lago piatto diventa un fiume, anzi, molti fiumi:
Fiumi di tristezza
scorrono profondi nel mio cuore.
I giorni felici sono
passati,
ho nostalgia e sono
solo, mi sento così triste,
sommerso in fiumi di
tristezza e dolore.
Marco
imposta il testo con i canoni dell’amore deluso: una storia finita male, dolci
labbra rosse da rimpiangere….
Non avrei mai voluto
incontrarti,
le tue labbra rosse
erano più dolci del vino.
Posso ancora sentire la
tua voce da sirena, piccola cara,
che mi sussurra dolci
parole d’amore.
Tutti
i testi della Piedmont Brothers Band sono in inglese, lingua che pare inventata
apposta per la musica, lingua scelta per necessità, poiché i lavori della band
hanno mercato anche negli Usa e in altre nazioni.
Ma
stiamo alla canzone, che anche nella seconda strofa mantiene il medesimo
sentimento. Forse quella mattina pioveva, non è dato saperlo, ma certo Marco in
quel momento stava per cadere.
Sono qui tutto solo
nella pioggia, ragazza,
che giro senza meta per
la città,
per dare libero sfogo
alla mia immaginazione.
Mi sento come se stessi
per cadere.
Infine il ritornello:
Rivers of sorrows run deep in my heart.
All the good times are over.
Homesick and lonesome I’m feeling so blue.
Drowned in rivers of sorrow and pain,
Drowned in rivers of sorrow and pain.
bella veramente la tua recensione....
RispondiEliminagrazie caro massimo..anche mock l'aveva apprezzata, nella sua sintetica semplicità
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