lunedì 7 dicembre 2015

Una bella recensione

                                                                                       ph valentina zanzi


Ho ricevuto, via mail, questa bella recensione sul mio ultimo libro. La ripropongo qui, anonima, garantendo che non l'ho scritta io! 


Caro Carlo,
proprio ieri ho terminato di leggere il tuo ultimo lavoro (che, devo ammettere, da buon "raccomandato", ho fatto passare avanti nella lista dei libri in attesa, impilati sulla scrivania).
Mi è piaciuto molto e ti devo fare i miei sinceri complimenti. Oso definirlo, forse, un "lavoro di maturità" e, senz'altro, di ponderatezza. Anch'io mi soffermo spesso a riflettere sui temi che hai affrontato nei vari racconti, in particolare la fine della vita ed il senso che, alla vita, abbiamo cercato di dare, accompagnati da un pizzico di serena nostalgia per quello (e non è stato poco) che ci ha regalato la gioventù.
Spesso penso che avremmo certo potuto ricevere di più; per fare un esempio, se fossimo stati disturbati solo un po' meno dall'adolescenza, avremmo potuto studiare meglio il Greco: non ci sarebbe servito a nulla di pratico, ma senz'altro, da adulti, ne saremmo stati felici. Ma, tant'è, la vita è anche approfittarsi delle situazioni.
Ritengo comunque, forse a torto, che il racconto "Il giorno che tremò la notte", realisticamente drammatico e di notevole intensità, faccia tifare i tuoi lettori per un romanzo, anche se so bene come la pensi in proposito.
Ma... sei ancora giovane e, magari, acquisendo ulteriore saggezza, ti ricrederai.
Un caro saluto.



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