ph carlozanzi
E' in pieno svolgimento la 40^ edizione del Trofeo Enrico Garbosi, basket giovanile di alto livello. Ricordo soprattutto di andare a vedere le finali, Lunedì dell'Angelo, al mattino, al Palazzetto di Masnago (oggi Enerxenia Arena), ingresso libero. Ieri pomeriggio sono andato un salto al Campus e ho visto giocare la Robur et Fides (maglia bianca), una formazione che certamente sarà fra le migliori. C'era in tribuna anche Miriam Garbosi, moglie di Enrico. Così ho scambiato quattro chiacchiere con lei, che è stata mia collega di educazione fisica. Nata nel luglio del '26, Miriam aveva 17 anni quando entrò in una palestra di Como e vide per la prima volta ragazze che giocavano a basket. Amore a prima vista, nel 1947 già nella Comense, poi arrivò come coach Enrico, quattro scudetti di fila (dal 1950 al 1954), anche una presenza in Nazionale, l'amore con il suo allenatore, quattro figli e una vita nello sport. Enrico è morto giovane, lei di tanto in tanto sfoglia i ritagli di giornale, guarda le foto, ricorda ed è felice.
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