Tanto
sole brillava lo scorso martedì 10 maggio al campo di atletica ‘Gianni Bellorini’
di Calcinate degli Orrigoni a Varese. Sole abbondante e tanti ragazzi delle scuole
superiori, impegnati nella fase provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi di
atletica leggera. Ma restava all’ombra, nella piccola palestra dell’impianto
varesino, un talento del mezzofondo italiano: Pietro Arese. Lo attendiamo all’aria
aperta, per un’intervista, anche se sino ad ora forse le migliori cose le ha
raggiunte correndo al coperto, visto che è a soli due centesimi dal record
italiano dei 1500 indoor. Ma conosciamo meglio Pietro, torinese classe 1999,
quasi un metro e novanta per 69 kg di peso (leggero come una piuma), a Varese
per un interessante progetto che unisce sport e studio, università e pista di
atletica.
“Sì,
sono a Varese grazie al college del Mezzofondo” racconta Arese, che porta con sé
un cognome impegnativo, un predecessore, tale Francesco Arese, che fece grandi
cose proprio sui 1500. “Si tratta di un
progetto finanziato dalla Federazione di Atletica Leggera e dall’Università
dell’Insubria, proposto dal mio attuale allenatore Silvano Danzi.”
Come
sei arrivato all’atletica leggera?
“Sono
uno sportivo che ha praticato vari sport, fra i quali tre anni di tennis, due
di pallavolo e ora l’atletica, lo sport che sto portando avanti con maggior
continuità. Faccio parte delle Fiamme Gialle, ho vinto 10 titoli italiani
giovanili, 2 titoli italiani assoluti, 2 presenze con la maglia azzurra, l’ultima
ai Campionati mondiali indoor di Belgrado, lo scorso mese di marzo, dove sono
arrivato ottavo in finale, un’esperienza fantastica.”
Ottavo
sì, ma a soli due centesimi dal record italiano indoor, ottenuto pochi giorni
prima da Ossama Meslek: 3’37”29 Ossama, 3’37”31 Pietro, che ci illustra altri
suoi tempi di tutto rispetto: “Ho un personale di 3’37”23 sui 1500 all’aperto,
1’48”11 sugli 800, 7’53”50 sui 3000, 13’59”28 sui 5000.”
Niente
male davvero: in fondo il record italiano di Gennaro Jenny Di Napoli sui 1500,
3’32”78, che resiste dal 1990, forse ha trovato chi può batterlo.
“Non
quest’anno ma in futuro chissà” dice Arese. “Intanto il mio prossimo obiettivo
sono le Olimpiadi di Parigi 2024.”
Obiettivo
certo alla portata di Pietro, che può far conto su di un allenatore varesino,
il prof. Danzi, fra i migliori in Italia. E a Parigi probabilmente si troverà
il fenomeno norvegese Jakob Ingebrigtsen, detentore del record del mondo indoor
sui 1500 (3’30”60), mentre ricordiamo che il record mondiale all’aperto resiste
dal 1998 ed appartiene al marocchino Hicham El Guerroj con il fantastico tempo
di 3’26”00.
Un
ragazzo si avvicina, chiede l’autografo, vuole una foto con Arese, l’atletica
leggera è la regina degli sport ma non sempre è conosciuta e seguita dal grande
pubblico come meriterebbe. E forse anche il nostro comune non ha solo meriti.
“E’
molto bello vedere tanti ragazzi che praticano atletica leggera” dice Pietro
Arese guardando le gare in corso, “ma a mio avviso l’amministrazione comunale
dovrebbe fare di più per questo sport. Per fortuna hanno finalmente tolto le
restrizioni per l’accesso al campo, che hanno limitato l’attività in questo
periodo.”
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