Giovedì di Giöbia il 26 gennaio 2023, e la Famiglia Bosina non ha certo dimenticato
le tradizioni. Se nel sud della provincia e in altre zone d’Italia si bruciano
cataste di legna, allontanando il freddo dell’inverno e le cose spiacevoli, da
noi ci si ritrova al calduccio di un luogo conviviale, per una buona cena. Ed è
occasione per rendere omaggio al gentil sesso, donne che un tempo, proprio
l’ultimo giovedì di gennaio, si ritrovavano per far festa senza gli uomini
(giöbia di dònn). Così l’uomo ha pensato bene di riconquistare le donne con
dolci e golosità, dolce che ha preso la forma di cuore. La Famiglia Bosina ci
ha poi aggiunto, da sessant’anni e più, anche il concorso Poeta Bosino, che
proprio la sera della giöbia premia i suoi protagonisti. E così, dopo le
restrizioni pandemiche, in questo inizio 2023 il ristorante ‘Vecchia Riva’
della Schiranna ha ospitato la festa, che ha visto la presenza, fra gli altri,
del sindaco di Varese Davide Galimberti, del vicesindaco Ivana Perusin, dell’ex
assessore alla cultura Simone Longhini.
Il momento dell’antipasto è stato allietato dal gruppo Folk Bosino,
dopodiché si è passati alla prima premiazione che, data la festa, non poteva
non riguardare le signore. Donna dell’anno 2023 è Monica Poggio, masnaghese del
Faido, ex alunna Vidoletti, una laurea in Scienze Politiche alla Statale di
Milano, con tesi discussa con il prof. Robertino Ghiringhelli, quindi una
carriera di prestigio che l’ha portata ad essere oggi l’amministratore delegato
di Bayer Italia, con una predilezioni per tutto ciò che possa favorire la
promozione della donna in ambito lavorativo, sociale...Compagna di classe alle
medie del nostro regiù Luca Broggini (che ha ammesso: “Andavo a trovarla al
Faido e lei studiava sempre!!!!”), allieva di Robertino Ghiringhelli (ieri
commosso alla premiazione), la dottoressa Poggio ha ringraziato la Famiglia,
ricevendo diploma e un quadro, opera dell’artista Carla Pugliano (www.carlapuglianoartist.com).
Omaggio floreale toccato anche proprio a questa ‘printer’, che ha addobbato la
sala con i suoi lavori, tutti improntati alla rappresentazione del misterioso
universo femminile. Fiori a Carla Pugliano e fiori anche a Felicita Sottocasa
Barlocci detta Cicita, già ‘capofamiglia’ della Bosina prima di Luca Broggini.
Terminata questa prima premiazione la cena è continuata, per interrompersi una
seconda volta, pausa riservata ai poeti dialettali. E’ stata proclamata
poetessa bosina 2022 Carlotta Fidanza Cavallasca, la maestrina della Valceresio
già più volte fra i premiati, che ha sbaragliato il campo con la lirica ‘Un dì
da pü’. Al secondo posto un’altra donna, anch’ella già nota agli amanti della
poesia dialettale, e famosa anche perché ancora indossa gli abiti tradizionali.
Si tratta di Lidia Enrica Munaretti Borgato, che ha convinto la giuria con la
poesia ‘Pensèer’. Infine (e per fortuna!) anche un uomo, e qui abbiamo una
novità assoluta. Alla sua prima partecipazione il giornalista e scrittore
Federico Bianchessi Taccioli si porta a casa subito la medaglia di bronzo, con
una simpatica ‘Amùur d’un furestèe’.
La premiazione è stata condotto naturalmente dal regiù e dal segretario
del premio, Marco Broggini, davvero molto attivo, al quale vanno i
ringraziamenti dei poeti. Mantenere la tradizione del dialetto, almeno nella
poesia, è opera meritoria della Famiglia Bosina. Un grazie è stato rivolto
anche a Cristina Iotti, che grazie al suo lavoro sottotraccia rende possibili
gli eventi della nostra Famiglia varesina, ormai vicina ai settant’anni d’età.
E’ nata infatti nel 1955, grazie ad alcuni notabili e fra questi il commendator
Ermenegildo Trolli, del Calzaturificio di Varese.
Infine il brindisi, con l’invito ad essere presenti al prossimo appuntamento:
il Carnevale bosino.
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