giovedì 12 gennaio 2023

Un lampo di piacere


Stamattina, durante la mia solita corsetta in Villa Toeplitz, mi interrogavo sul perché ami la musica leggera e non quella classica. E sono giunto a questa conclusione: la musica classica ha la ‘pretesa’ di prolungare il piacere oltre la legge ‘fisiologica’, la legge che un dio dispettoso ha predisposto per noi. Tale legge prevede che il piacere sia di breve durata, quasi un assaggio di paradiso, o forse un’illusione di paradiso, o forse ancora uno sberleffo, come chi dice: ‘Credevi eh...ma non è così!’. E avevo in mente due esempi: il sesso e il cibo. Inutile che mi soffermi sulla fugacità del piacere sessuale. Per ciò che riguarda il cibo, è noto che si gusti soprattutto l’antipasto. Torno alla musica: una canzone dura in media 4 minuti, che sono già tanti...la musica classica dura molto di più, rischiando che il piacere si trasformi in ‘dispiacere’. So bene che gli amanti della musica classica si stracceranno le vesti, giurando e spergiurando che loro gustano un brano anche per ore, godendo di un piacere illimitato. Sarà...

 

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