Stiamo svuotando la casa, nella quale ho abitato per vent’anni, dal 1961
al 1981, nella quale ha abitato mia mamma dal ‘61 all’84 e mio padre dal ‘61 al
2019. Non è un’operazione facile. La casa è ovviamente stracolma di ricordi.
Eccone uno, ad esempio: la poltroncina. Incastonata fra il comò, il comodino e
il letto matrimoniale dei miei, era il mio rifugio soprattutto nel pomeriggio,
il mio angolo di lettura, un posto protetto alla ricerca del silenzio,
all’interno di una famiglia rumorosa. Lì soprattutto leggevo, ricordo in
particolare I Promessi Sposi. Lì ritrovavo il piacere tipicamente infantile
(che provo anche adesso, alla mia veneranda età!) dell’angolino, della capanna,
del luogo riparato, protetti come in un abbraccio materno o paterno.
Ora la poltroncina se ne andrà come se ne sta andando la mia vita.
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