venerdì 16 settembre 2016

Si può essere prudenti e felici



“Meglio un giorno da leoni che cento da pecora”… “Chi si accontenta gode così così…” … “Vado al massimo”….Soprattutto quando si è giovani, la prudenza è malvista, è come vivere a metà, è come essere vecchi in anticipo…forse anche un po’ senza palle. E così si è imprudenti per partito preso. La vita insegnerà che la prudenza è una virtù, che si può essere felici, molto felici, anche se prudenti..soprattutto se prudenti. Hanno arrestato un giovane di 24 anni. E’ per ora il solo indagato per la morte della mia alunna Giada, travolta da un’auto. Le telecamere hanno attestato che si è trattato di una Kia Rio bianca e così è stato fermato il proprietario di una Kia che era in carrozzeria. “Mi è venuto addosso un cinghiale!” avrebbe detto l’uomo (si può chiamare uomo uno di 24 anni? Un tempo senz’altro sì, oggi non so), che è stato fermato. Non è in una buona posizione. Già ci avevo pensato, ma quando ho sentito Kia Rio ancor più intensamente ho rivissuto ciò che è successo a me, alla guida proprio di una Kia Rio (o forse era ancora la mia Fiat Palio bianca, ma cambia poco). Era una sera d’autunno, pioveva, era buio, ero felice perché stavo dialogando con mia figlia, evento non consueto. Mi sono distratto. Ho tirato sotto (anzi, sopra, per fortuna) una donna che attraversava sulle strisce. Andavo molto adagio, è finita sul cofano e poi a terra. Niente di rotto: botta, collarino…tanta tanta paura. Fosse finita sotto, sarebbe stato tutto diverso. Da allora sono diventato molto più prudente alla guida, eppure ogni tanto mi accorgo che non lo sono abbastanza, nonostante abbia già rischiato una volta.

Chi è prudente non è una pecora. Vivrà cento giorni felici, e li farà vivere bene anche agli altri. 

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