ph carlozanzi
Certe
notti…canta Luciano Ligabue. Io preferisco cantare Certi tramonti….la notte mi
vede affaticato e in genere a letto. I tramonti mi rianimano. E non è per il
fatto che sono (foscolianamente ragionando) l’immagine della morte, fatal quiete che non mi aggrada affatto.
Amo i tramonti per i colori e per il silenzio, o solo per i colori, se mi
imbatto in tramonti metropolitani, con auto in colonna. Per fortuna i miei
tramonti sono quasi sempre silenziosi. Ricordo stupendi tramonti, al ritorno
dalle passeggiate in montagna sulle Dolomiti, con il sole in fondo alla
Vallonga, pronto a calare sopra Bolzano. Ricordo fantastici tramonti al mare: restavo
solo in spiaggia, giravo la sdraio verso i colli marchigiani o abruzzesi, spalle
al mare, chiudevo gli occhi, sognavo e pregavo. Ricordo tramonti in auto,
tornando da qualche vacanza o magari solo dall’Ikea, il sole e il Monte Rosa.
Oppure il sole e il Monviso, miracolosi tramonti rossi scendendo dal Sacro
Monte o dal Campo dei Fiori.
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