PROFUMO
DI CAFFE’
di carlozanzi
La
musica ti porta, nel mattino,
si
sgonfia il pupazzo della vita,
s’affloscia l'Ercolino sempre in piedi.
La
rossa ferita si dilata,
la
luce un lampo, un urlo la parola,
freccia
al bersaglio, via che incontra un muro,
mano
che stringe forte un po’ di nulla.
Il
furto di un fratello rapinato
chiede
giustizia e trova qualche goccia,
nata
nel naso, scia dentro una ruga,
mentre
risuona la musica finita.
28
ottobre 2015
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