ph carlozanzi
L’attivissimo editore Pietro Macchione (foto) mette
a segno un altro bel colpo editoriale, la storia dello scultore Vittorio
Tavernari e della moglie, la violinista Piera, scritta dalla loro figlia Carla
(foto). In foto vediamo anche il fratello di Carla, Giovanni.
Ecco allora il volume:
VITTORIO e PIERA TAVERNARI di Carla Tavernari,
che verrà presentato
Sabato 13 maggio, ore 18.00, Sala Montanari, Via dei Bersaglieri 1, Varese
Intervengono:
Avv. Davide Galimberti, Sindaco di Varese
Prof. Flaminio Gualdoni, Accademia di Brera, Milano
Conduce:
Gianfranco Giuliani, giornalista de "La Prealpina"
Sono previste testimonianze di amici ed artisti
IL LIBRO: Carla Tavernari ripercorre in questo libro l'avventura
umana, familiare ed artistica dei suoi genitori: lo scultore Vittorio
Tavernari e la violinista Piera Regazzoni. La storia prende avvio agli
inizi del Novecento, dalle vicende delle famiglie d'origine agli anni
giovanili, dall'incontro nel 1942 in un ospedale di guerra - dove
Piera suonava per i soldati feriti - per proseguire poi di decennio in
decennio tra i tanti episodi, viaggi, eventi e mostre da cui la vita
dei due protagonisti fu costellata. Carla rievoca gli incontri con
numerosi esponenti della vita culturale del secolo scorso a cui
assistette da ragazza: da Francesco Arcangeli a Enzo Carli, da Mimise
e Renato Guttuso a Dante ed Elsa Isella, da Beppe e Pupa Panza di
Biumo ai Piovene, da Carlo Ludovico e Licia Ragghianti a Pier Carlo
Santini ed altri ancora, ai quali i suoi genitori erano legati da
profonda amicizia. Accanto ai ricordi, hanno supportato la
ricostruzione delle biografie i documenti che costituiscono l'Archivio
Vittorio Tavernari: saggi di storici e critici d'arte, cataloghi,
lettere, inviti e cartoline, alcuni dei quali, insieme a fotografie di
personaggi, mostre, sculture e articoli di giornali e riviste,
corredano il testo. L'ultimo capitolo riguarda le tante iniziative che
hanno visto presenti opere di Tavernari: tra le più recenti, ad
esempio, l'apertura nel giugno del 2014 del "Museo '900" a Firenze
nell'antico Spedale delle Leopoldine in Piazza S. Maria Novella e nel
2016 la partecipazione alla mostra dei Maestri della scultura del '900
a Villa Fiorentino di Sorrento. Un ricordo affettuoso del passato
rispettivamente a trenta e a dieci anni dalla scomparsa dei
protagonisti ed un segno presente per Giuditta e Lorenzo, cui il libro
è dedicato.
L'AUTRICE: Carla Tavernari, nata a Varese, si è laureata in Lettere
Moderne nel 1975 all'Università Statale di Milano con una tesi in
Storia dell'Arte, relatrice Anna Maria Brizio. Ha lavorato presso la
Sovrintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano alla
schedatura e catalogazione di opere d'arte di edifici religiosi di
Varese e provincia. In seguito ha insegnato Materie Letterarie nelle
scuole statali. Dal 1987 si occupa dell'Archivio Vittorio Tavernari
collaborando con enti, istituzioni e privati. Ha pubblicato articoli
sulle riviste: "Annali dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza,
Firenze" (1975); "Critica d'arte" (1979); "Museologia" (1980); "Kos"
(1986); "Tracce" (1997) e, insieme a Luigi Piatti, il libro "Lettere a
Vittorio Tavernari" (1994). Ha curato la mostra "Vittorio Tavernari -
dalle Maternità alle Pietà" per il Comune di Busto Arsizio (1996). Nel
2007 ha collaborato alla mostra varesina "Vittorio Tavernari - La
scultura come vita" curata da Vittorio Sgarbi e ad altre numerose
esposizioni ed iniziative.
Sabato 13 maggio, ore 18.00, Sala Montanari, Via dei Bersaglieri 1, Varese
Intervengono:
Avv. Davide Galimberti, Sindaco di Varese
Prof. Flaminio Gualdoni, Accademia di Brera, Milano
Conduce:
Gianfranco Giuliani, giornalista de "La Prealpina"
Sono previste testimonianze di amici ed artisti
IL LIBRO: Carla Tavernari ripercorre in questo libro l'avventura
umana, familiare ed artistica dei suoi genitori: lo scultore Vittorio
Tavernari e la violinista Piera Regazzoni. La storia prende avvio agli
inizi del Novecento, dalle vicende delle famiglie d'origine agli anni
giovanili, dall'incontro nel 1942 in un ospedale di guerra - dove
Piera suonava per i soldati feriti - per proseguire poi di decennio in
decennio tra i tanti episodi, viaggi, eventi e mostre da cui la vita
dei due protagonisti fu costellata. Carla rievoca gli incontri con
numerosi esponenti della vita culturale del secolo scorso a cui
assistette da ragazza: da Francesco Arcangeli a Enzo Carli, da Mimise
e Renato Guttuso a Dante ed Elsa Isella, da Beppe e Pupa Panza di
Biumo ai Piovene, da Carlo Ludovico e Licia Ragghianti a Pier Carlo
Santini ed altri ancora, ai quali i suoi genitori erano legati da
profonda amicizia. Accanto ai ricordi, hanno supportato la
ricostruzione delle biografie i documenti che costituiscono l'Archivio
Vittorio Tavernari: saggi di storici e critici d'arte, cataloghi,
lettere, inviti e cartoline, alcuni dei quali, insieme a fotografie di
personaggi, mostre, sculture e articoli di giornali e riviste,
corredano il testo. L'ultimo capitolo riguarda le tante iniziative che
hanno visto presenti opere di Tavernari: tra le più recenti, ad
esempio, l'apertura nel giugno del 2014 del "Museo '900" a Firenze
nell'antico Spedale delle Leopoldine in Piazza S. Maria Novella e nel
2016 la partecipazione alla mostra dei Maestri della scultura del '900
a Villa Fiorentino di Sorrento. Un ricordo affettuoso del passato
rispettivamente a trenta e a dieci anni dalla scomparsa dei
protagonisti ed un segno presente per Giuditta e Lorenzo, cui il libro
è dedicato.
L'AUTRICE: Carla Tavernari, nata a Varese, si è laureata in Lettere
Moderne nel 1975 all'Università Statale di Milano con una tesi in
Storia dell'Arte, relatrice Anna Maria Brizio. Ha lavorato presso la
Sovrintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano alla
schedatura e catalogazione di opere d'arte di edifici religiosi di
Varese e provincia. In seguito ha insegnato Materie Letterarie nelle
scuole statali. Dal 1987 si occupa dell'Archivio Vittorio Tavernari
collaborando con enti, istituzioni e privati. Ha pubblicato articoli
sulle riviste: "Annali dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza,
Firenze" (1975); "Critica d'arte" (1979); "Museologia" (1980); "Kos"
(1986); "Tracce" (1997) e, insieme a Luigi Piatti, il libro "Lettere a
Vittorio Tavernari" (1994). Ha curato la mostra "Vittorio Tavernari -
dalle Maternità alle Pietà" per il Comune di Busto Arsizio (1996). Nel
2007 ha collaborato alla mostra varesina "Vittorio Tavernari - La
scultura come vita" curata da Vittorio Sgarbi e ad altre numerose
esposizioni ed iniziative.
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