Dopo
Venezia e Milano, anche Cantù cadrà stasera sotto la mannaia di una rinata
Varese cestistica? Non si dice forse: ‘Non c’è due senza tre?’ Così dicono i
proverbi, e a questo credono i ragazzi di Caja, che interpretano al meglio i
primi tre quarti della gara. Si tira e si segna tanto: 25-33 dopo il primo
quarto, 51-56 dopo il secondo, con i canturini che si fanno sotto. Un mostruoso
Cain guida la riscossa e anche il terzo quarto ci vede avanti: 69-78. Ma basteranno
9 punti di margine per reggere all’onda della ‘rabbia’ di Cantù. Certo, vincere
sarebbe un colpaccio, tenuto conto che hanno perso sia Pesaro che Capo d’Orlando,
mentre Pistoia ha vinto e ci ha raggiunto a 12 punti. Via, si parte per il 4° e
decisivo tempo. Che parte male, arriviamo a 80 punti e poi ci fermiamo, mentre
Cantù risale e con un perentorio 10 a 0 quasi ci becca: 79-80. Pelle fa il 5°
fallo in attacco e esce protestando, Caja abbaia contro di lui e torna
superCain. Tripla di Wells, due punti di Ferrero e scappiamo un po’, 79-85
quando mancano 3 minuti. Cantù ci crede ancora e infatti ecco il pareggio 85-85
quando manca un minuto e mezzo. Wells malauguratamente fa fallo in attacco, ma
ci pensa un Cain mostruoso, altro rimbalzo e ancora due punti, Cantù sbaglia di
nuovo e Wells si becca i due liberi decisivi..che non sbaglia…e così finisce
85-89.
Una
partita entusiasmante, tripletta di Varese nelle ultime tre partite, Cantù
battuta anche a Cantù, il che vuol dire: cata sù (che fa anche rima). Varese
risorge e sale in classifica. Incredibile tre turni fa. Che dire? Non è certo
merito del neoacquisto Larson, almeno per quello che si è visto stasera. Deve
ancora ambientarsi, come è normale che sia. A noi resta il godimento.
Forza
Varese!
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