Ringrazio quanti sono intervenuti a seguito del mio post sul successo, si vede che l'argomento interessa. Tutti gli interventi tendevano a prendere le distanze dal successo inteso in senso comune, cioè visibilità, fama, soldi, pubblico...sottolineando quanto ci si possa sentire persone di successo anche nel più totale anonimato. Avevo chiarito sin dal primo post sull'argomento che io però qui mi sarei interessato proprio del successo comunemente inteso, quello che in genere invidiamo, anche se poi non lo ammettiamo e lo snobbiamo. Il successo dei vip, di quelli che spesso non sanno godere dei benefici del successo e magari rinunciano alla vita, incapaci di far fronte all'ondata di piena della fama. Di questo successo parlo, questo successo tutto sommato ogni tanto ricerco ancora, nonostante svariati tentativi e innegabili delusioni, ben sopportate e abilmente medicate. Stiamo allora ai libri. Scrittore: che parolona! Scriiitttooore, la scandisco bene, con enfasi. In trent'anni ho passato differenti fasi: esaltazione dopo il primo libro, perdita del senso del reale, interpretazione errata del mondo dell'editoria, supervalutazione delle mie capacità, e poi porte in faccia, rifiuti, sorpresa, amarezza, ricorso alla forza di volontà, saggia riduzione delle aspettative, ricerca di segnali incoraggianti, altri momenti confortanti, altre porte in faccia....soddisfazioni, giornate di sterilità, altre di vena esuberante, ricerca di nuove modalità espressive e via elencando...e sono ancora qua.
5-continua
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