ph da VareseNews
Puntuale,
sulla sua auto d’epoca, sabato 10 febbraio 2018, è giunto alla stazione Nord di
Varese il Re Bosino (alias Antonio Borgato) che, in lieta e mascherata
compagnia, è arrivato sino nella Sala Matrimoni del Palazzo Comunale, dove ha
ricevuto le grandi chiavi della città dal borgomastro Davide Galimberti, tutto
sommato felice di affidare per una settimana al Re mascherato il difficile mestiere di primo
cittadino. Pin Girometta sarà invece l’assessore alla cultura sino al prossimo
sabato, quello grasso, quando la sfilata dei carri allegorici e il discorso del
Re chiuderanno anche il Carnevale 2018.
Io
non sono certo un tipo da Carnevale, non amo mettermi in maschera e in genere
quando la gente scoppia di felicità (come a Carnevale) io mi intristisco.
Andatelo a dire a chi mi ha regalato questo carattere. Però da qualche anno, da
quando cioè mi sono avvicinato alla Famiglia Bosina grazie al concorso Poeta Bosino
e amo far cronaca degli eventi cittadini, seguo il Carnevale Bosino, anche
perché ora il Re è il mio amico Antonio Borgato, che ha sostituto il grande
Natale Gorini. Antonio, di origini venete, per solito è un tipo serio (o forse
solo apparentemente serio) ma sa trasformarsi: è poeta, attore, cantante,
musicista e all’occasione, una volta l’anno, anche Re Bosino, ben spalleggiato
dalla moglie Lidia Munaretti, che invece è bosina doc, ama indossare l’abito
tradizionale ed è pure lei poetessa, attrice, cantante e mia amica. Una bella
coppia.
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