martedì 6 ottobre 2020

Marco, 5 anni dopo - 5


Un concerto d’alta quota

 

Sono le otto del mattino di una splendida giornata di sole, domenica 6 settembre 2009, quando un gruppo di musicisti si presenta alla stazione della funivia San Carlo-Robiei, in Val Bavona, Canton Ticino. I musici sono piuttosto assonnati, ci si è alzati presto per trovarsi lì a quell’ora. Ma la Piedomont Brothers Band è chiamata ad un impegno nell’aria rarefatta dei duemila, ai piedi del ghiacciaio del Basòdino. E sarà uno spettacolo suggestivo. Mock e soci hanno a loro disposizione una terrazza in prossimità della stazione di monte della funivia, vicino alla grande diga del Robiei. Ad ascoltarli, sul prato o seduti ai tavoli di legno, amici ma soprattutto  villeggianti, amanti dei monti saliti lassù per una passeggiata, che si fermano incuriositi. Il pienone sarà all’ora di pranzo: polenta, capriolo, salsiccia, bruscitti, formaggio di malga, condita con la musica della PBB.

Marco in quel periodo non è in forma. Nonostante la sua passione musicale trovi gratificazioni nel nuovo gruppo, la depressione segue strade non sempre identificabili. E’ uno straniero oscuro, un’ospite sgradita, indecifrabile, vigliacca. Ma sarà proprio la musica, e anche la fatica fatta ai Robiei per mantenere l’impegno, ad aiutare Mock ad uscirne.


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