lunedì 12 giugno 2023

Cleofe e Angelo Berlusconi


Parlare oggi di Silvio Berlusconi è molto pericoloso. Preferisco limitarmi ad una preghiera, che mi viene spontaneo riservare a tutti coloro che muoiono, e che conosco personalmente o per fama. Aggiungo solo un breve aneddoto, forse sconosciuto ai più. 

Da lettore di Piero Chiara credo di aver incontrato il cognome Berlusconi prima di abbinarlo al nome Silvio. Chiara scrisse il romanzo 'La stanza del Vescovo' (uno dei suoi più belli) nel 1976. Silvio aveva quarant'anni e non era ancora conosciuto. Divenne famoso al grande pubblico agli albori degli anni Novanta. Una delle protagoniste femminili del romanzo è Cleofe Berlusconi in Orimbelli, sorella di Angelo Berlusconi che, dopo la morte sospetta della donna, giunge dall'Etiopia a scombinare le carte in tavola all'Orimbelli (interpretato da un magistrale Ugo Tognazzi). Lo scrittore luinese faceva molta attenzione alla scelta dei nomi e dei cognomi. Conosceva già il rampante Silvio oppure guardò sulla rubrica del telefono della città di Milano e scelse Berlusconi? 

Il dubbio non sarà mai risolto, come i tanti misteri della vita.  
 

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