Questa poesia di Arnaldo Bianchi, poeta delle sere e delle albe, dei cortili, delle nuvole, della luna e del vento, mi accompagna questa sera:
L'abisso che ho dentro/guarda l'abisso del cielo/il cielo è uno specchio/che riflette la mia vertigine
suoni di rugiada/sono i tuoi baci all'alba/non hanno più voce i venti/non hanno più lacrime le nuvole/sussurrano note di luce/come sorrisi di campane.
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