Serata
interessante ieri sera, sabato 24 giugno, a Brinzio. Nella chiesa parrocchiale
è stato presentato l’ultimo libro del giornalista, narratore e oggi anche
drammaturgo, Riccardo Prando. Perché ‘Il traditore, il soldato, la peccatrice’
è un testo per il teatro, tre atti unici per la Passione. Quindi ieri nel luogo
sacro di Brinzio, il momento (fortemente voluto dal parroco) non è stata la
classica presentazione di un nuovo libro, ma una ‘sacra rappresentazione’ con
al centro l’ultimo dei tre monologhi, la peccatrice, cioè la Maddalena.
Sarò
sintetico perché invito a procurarsi il volume, edito da Macchione. Qui dirò
solo che lo spazio temporale è stato quasi totalmente occupato da Aurora Scarpolini,
una giovane di certissimo talento e di garantito futuro artistico. E’ stata lei
a leggere le parole di Maria Maddalena, liberamente allineate dalla penna di
Prando, evidenziando la sua preparazione come attrice. E qui una prima
riflessione: in un monologo teatrale è chiaro che la forza della parola (come
nella poesia) è essenziale, ancor più che in un romanzo, dove vi è maggior
libertà espressiva. E Riccardo Prando questa incisività, profondità è riuscito
a trovarla, come Aurora è stata in grado di riproporla con la sua voce.
La
lettura è stata intervallata da momenti musicali, e qui non solo spezzo una
lancia, ma un intero esercito di lancieri a favore di Aurora Scarpolini, che
pizzicando le corde dell’arpa e riempiendo le volte della piccola chiesa con la
sua voce ha regalato quell’emozione che la sola parola scritta più
difficilmente riesce a provocare. So di eccedere nell’enfasi, ma se uno mette
insieme quello che si immagina essere il canto degli angeli con quello delle
famose sirene che misero alla prova la resistenza di Odisseo, si ha un’idea
della dolce voce di Aurora.
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