martedì 3 dicembre 2024

Il viaggio di papà Mario - 9


 



1991-1992, due anni molti intensi per papà Mario. Il 9 febbraio del 1991 si sposa Paolo con Emanuela (foto con gli sposi, le nipoti e l’amata sorella Maria), quindi il papà resta solo in casa, in quell’appartamento di viale Belforte 10/M che è stata la sua dimora per trent’anni, dal 1961. Il 23 novembre nasce la nipote Caterina, della quale sarà anche padrino di battesimo. Probabilmente è del 1991 (o del 1992) il suo viaggio in Uganda con gli amici Manuela e Carlo, a trovare padre Mauro Serragli, missionario comboniano nel cuore dell’Africa ormai da oltre dieci anni. Ecco Mario durante una gita alle cascate Vittoria. E poi nel 1992 altro viaggio lungo. Mio fratello Paolo è a New York per lavoro, e allora la moglie Emanuela e papà Mario lo raggiungono (foto sulle Torri Gemelle). E Mario, niente affatto intimorito dalla distanza e dalla assoluta non conoscenza della lingua inglese, ne approfitta per andare a trovare un altro sacerdote amico, don Lorenzo Campagnoli, che svolte la sua missione in Canada (foto).

 

9 - continua


lunedì 2 dicembre 2024

Il viaggio di papà Mario - 8


 


La fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta sono per mio papà un tempo molto attivo e ricco di vita. Aumentano le nipotine. Nel 1987 nasce Maddalena (foto), nel 1990 Laura, nel 1991 Caterina e nel 1992 Cecilia. Nella foto di gruppo, papà Mario è nel giardino di Caldana, credo nel 1994, con tutte le sue nipotine. Essendo anch’io nonno, posso ben immedesimarmi nella soddisfazione che avrà provato papà Mario, portandosi a spasso le bimbe.

 

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Il Monte Rosa secondo Carlo Meazza


 Serata da non perdere. Stasera, lunedì 2 dicembre, ore 21, Sala Montanari (ex cinema Rivoli) a Varese. 

Le foto di Carlo Meazza scollano dal divano! 

domenica 1 dicembre 2024

I mori di Venezia picchiano duro


 





I mori della Umana Venezia picchiano duro, sì, e uno in particolare, il n° 21 Kebengele, un gigante che alla fine sommerà 28 punti, rimbalzi, ottima difesa, anche bombe da 3 punti, inarrestabile e micidiale. Ma andiamo con ordine. La OJM ieri ha incontrato Venezia a Masnago, con la novità dei due nuovi arrivati, il lungo Tyus (foto) e il play Sykes (foto), che entrano subito nel quintetto. E l'inizio, a parte lo 0-4, poi sarà una meraviglia costante di bombe: Gray, Hands, Johnson, Sykes. Del resto il tiro dalla lunga è la nostra risorsa e la sfruttiamo, tanto che alla fine del quarto siamo avanti: 27-21. Ma il 'dramma' sta per iniziare. Una fiammata (33-21) e poi il baratro. Venezia risale la china con i suoi quattro giganti, con un Moretti pimpante, con una difesa tosta e noi perdiamo pezzi e punti, le bombe cileccano, sale il nervosismo, Sykes perde palle e così a metà gara siamo sotto: 39-48. Da + 12 a - 9: fate voi i calcoli. Il ritorno per Varese, dopo la ramanzina del coach, non dà molte speranze e Venezia si porta sul 44-58. E' finita? No, entra Librizzi e il capitano suona la carica, ci crede e gli altri ci credono e così i lagunari non solo non scappano ma un poco si bloccano, tanto che finisce il terzo quarto 60-68. Ultimo quarto: la OJM gioca spesso con i due play, Libro e Sykes, tornano a fischiare le bombe (Hands e Johnson) e così siamo 70-72, Masnago si aspetta solo il sorpasso, la bella favola con il gran finale. A -2' siamo 74-76. Dai che il sorpasso arriva, forza!!! E invece no, la ruota della fortuna-bravura  prende l'autostrada verso est, noi sbagliamo due bombe decisive, loro invece si affidano a Tyler Ennis che prende sulle spalle gli amaranto e segna i canestri decisivi. Ci sarebbe in verità la tripla di Alviti a -1' (77-80) ma lì la OJM si blocca, e così finisce 77-86.
Note positive: perdono Napoli e Cremona, quindi non siamo né ultimi né penultimi. Inoltre era il Ricola Day (foto), quindi l'amarezza è stata addolcita dalle balsamiche caramelle svizzere, per il resto che dire? I due nuovi arrivati promettono bene ma devono ancora rodare un po', quindi fiato alla speranza. Il mal di testa, provocato dai mori di Venezia, passerà presto.
Forza Varese!   

Il viaggio di papà Mario - 7

 



Come per la Corale San Vittore, anche per l’Università della Terza Età non so che dire, rispetto all’inizio della frequentazione dei Corsi. Penso sempre fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Era un assiduo e disciplinato studente (foto), e soprattutto un 'universitario' che si distingueva per la sua affabilità e simpatia, tanto da aumentare di gran lunga il numero delle sue conoscenze e delle sue amicizie. Naturalmente prendeva parte alle iniziative e ai viaggi che l’Università d’antan organizzava. E così si può dire per la Classe del 1926. La premiazione che vedete in foto penso proprio si riferisca ad una medaglia data da quelli del ’26. Certamente con la classe del ’26 andò in gita a Parigi nel 1997. Papà diceva spesso che era coetaneo di don Vittorio Pastori, il Vittorione.

 

7 – continua

 

 


Elio 'trionfa' a Valencia


A un mese dalla drammatica alluvione, si è disputata oggi, domenica 1 dicembre 2024, la maratona di Valencia, in Spagna. Gli organizzatori avevano pensato di annullarla, poi hanno tenuto duro, un segno, "un abbraccio a questa città ferita e una promessa di ripresa." Stando alla classifica maschile, prestazioni super. Vittoria del keniano Sabastian Sawe in 2 ore 02' 05", ma soprattutto miglior prestazione italiana per Yohanes Chiappinelli, 13° in 2 ore 05' 24". Non passerà forse agli onori della cronaca, ma un suo spazio lo merita certamente il varesino Elio Torrasi, che ha pensato di vivere la sua prima maratona proprio a Valencia. Ed eccolo, radioso dopo l'arrivo
(foto Chiara Fassi). Non so ancora il crono del mio amico Elio, ma per la prima maratona l'obiettivo è arrivare al traguardo, e lui l'ha centrato. 

Bravissimo!