Un
capitoletto a parte merita la passione di papà Mario per il ballo. Un amore
nato in età molto precoce, quando il piccolo santambrogino si acquattava dietro
le siepi delle ville, per ascoltare la musica, oppure si incamminava verso via
Robarello, per rubare immagini e suoni dal Ristorante Robarello, dove si
ballava. Noto non solo a noi familiari è l’aneddoto, che mio papà raccontava spesso,
riferito alla sua proposta di matrimonio, rivolta ad una suora dell’asilo di
Sant’Ambrogio, con in aggiunta la promessa (scandita in dialetto bosino) che l’avrebbe
portata a ballare a Robarello. Fatto sta che papà Mario ben poco potè ballare
in gioventù e ancor meno quando noi eravamo ragazzi. Ma si rifece negli anni
Novanta e Duemila. Eccolo (prime due foto) a Dierba nel 1992, e in tempi più
recenti. Soleva ripetere che non gli difettavano le dame, dato che gli uomini
in genere disdegnavano il ballo, quindi a lui toccava accontentare le numerose
ballerine.
ps Completo l'argomento grazie a questo ulteriore contributo fotografico, che mi giunge da mio fratello Guido. Settembre 2017, papà Mario ha 91 anni, è in giro in bici in centro Varese, nota in piazza Monte Grappa una esibizione di una scuola di tango. Lascia la bici e si propone come ballerino, trovando subito l'anima gemella danzante! Probabilmente si tratta di uno dei suoi ultimi balli.
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- continua
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