Due cose non mi sono piaciute della grande vittoria della OJM Varese basket contro Milano: i fischi iniziali al nostro coach Herman Mandole, e i fischi per tutta la partita contro il nostro ex Nicco Mannion, compreso un 'buffone, buffone!!!' dopo l'errore finale. Da narratore, mi piace invece cercare di immedesimarmi nel vissuto della gente, e in questo caso penso a Nicco, che ha sopportato tutti quei fischi. Che avrà pensato? 'Questi varesini sono proprio irriconoscenti!' Probabilmente non si aspettava gli applausi, ma nemmeno tutta quella acredine. Comunque si impegna e tutto sommato ci mette paura e pressione. Poi arrivano i secondi finali, è in campo e che avrà pensato? 'Ora ci penso io..Si pentiranno dei loro fischiacci.' Ecco allora un'entrata delle sue, rapidissima, con quel sottomano anticipato tante volte vincente, se non motivo di canestro certamente di fallo. E invece non arrivano né il canestro né il fallo. Si innervosisce? Forse. Milano è sotto di uno, 93-92, mancano 14". Nicco ha la palla della vittoria, è troppo gustosa l'idea che sarà proprio lui il fustigatore di Varese. Così appena ha il varco parte la sua bomba. Che cilecca. E il pubblico: 'Buffone! Buffone!...' Perché quella conclusione rischiosa? Mannion avrebbe dovuto mantenere la calma, cercare altre vie di canestro. Buon per noi. Ma immagino il vissuto del rosso, di capelli e di maglia. Nero di umore. Demoralizzato. Avvilito.
Non andavano fischiati: né Mandole né Mannion.
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