Può
un vecchio ex commissario della Polizia Cantonale ticinese (Giorgio Robbiani)
accettare i consigli della sua badante, una giovane donna tunisina, musulmana
(Zaynab Ammar), farsi aiutare nella soluzione di piccoli e grandi casi che, per
caso, si trova a dover affrontare, sebbene in età della pensione? Possono due
culture così diverse capirsi, collaborare, superare pregiudizi, soprattutto quelli
regalati dalla rigidità della vecchiaia? Per scoprirlo bisogna leggere gli
ottantacinque brevi racconti che Andrea Fazioli, svizzero con profondi legami varesini,
ci regala nella raccolta ‘Il commissario e la badante’ (Guanda – euro 16.50).
Non
è la prima volta che Fazioli, classe 1978, primo vincitore del Premio Chiara
giovani, presidente della giuria del Premio Chiara per inediti, affronta la
sfida impegnativa del racconto breve, anche se il giovane scrittore ticinese è conosciuto
soprattutto per i romanzi gialli e per le gesta dell’ispettore privato Elia
Contini: ‘Come rapinare una banca svizzera’, ‘Gli svizzeri muoiono felici’…tanto
per citarne un paio. Ora ci riprova.
Si
legge nel risvolto di copertina: ‘…Robbiani, ancora addolorato per la
scomparsa della moglie, spesso viene contattato per piccoli problemi, furti,
sparizioni, litigi, visto il suo fiuto da poliziotto affinato dall’esperienza.
Zaynab, giovane donna segnata dalla fatica e dalla solitudine dopo la morte del
marito nel Centro per richiedenti asilo di Chiasso, con la sua vivace
intelligenza si rivela un’ottima assistente per le microindagini del
commissario. Non potrebbero essere più diversi, eppure si completano a vicenda,
anzi, sono la prova che solo la conoscenza reciproca consente uno sguardo
adeguato sulla complessità del mondo…’
I
libri di Fazioli, scrittore prolifico, sono tradotti in varie lingue e hanno
vinto premi importanti. Andrea gestisce il blog andreafazioli.ch/blog.
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