giovedì 5 novembre 2020

Marco, 5 anni dopo - 35


 

Mercoledì 12 agosto 2015 

 Caro Marco,

ieri una giornata di stacco, con gli amici Shalom a Saint Oyen. Una bella escursione alla Tete de Fenetre e ai Lacs de Fenetre, con il panorama stupendo della Grandes Jorasses e del Monte Bianco. Ma negli occhi anche ciò che abbiamo vissuto lunedì 10 agosto, alle sedici, al camposanto di Sant’Ambrogio Olona: un tavolino, una coperta rossa, una piccola croce, un contenitore di legno chiaro, un mazzo di rose. Luce, un sole caldo, don Giorgio che ha atteso l’ora convenuta e ha dato inizio alla breve preghiera. Mi sono vestito elegante per te, caro Marco. Guardavo la piccola cassa, che raccoglie le tue ceneri. Il pensiero che tutto il tuo essere fosse ricapitolato e conservato in quel pugno di cenere era insostenibile, insopportabile. Per questo volavo subito in alto, dentro la tua nuova dimensione, misteriosa ma accettabile. Due operai ti hanno preso, ti hanno deposto in fondo al piccolo loculo, hanno sigillato con il cemento la porticina quadrata, quindi una seconda porta, con nomi, data, foto, fiori. Nel piccolo vaso bianco un girasole e una rosa bianca, altre rose a terra. Sono felice che tu sia qui nel cimitero, a pochi passi da casa mia, con mamma Ines, i nonni, gli zii.  

35-continua

Nessun commento:

Posta un commento