ph carlozanzi
Prima di conoscere Luca Crovi ho conosciuto il padre, Raffaele, ottimo scrittore, intellettuale poliedrico che spesso veniva a Sant'Ambrogio, dove abitava sua suocera proprio di fianco a casa mia. Poi io e Luca ci siamo incontrati al Premio Chiara, insieme nella giuria, e ieri eccoci alla presentazione del suo nuovo libro, 'L'ombra del campione' (Rizzoli), che si è tenuta al caffè Zamberletti di corso Matteotti, nell'ambito del Premio Chiara.
Non ho letto il libro ma so che Crovi scrive bene, è uno dei giallisti migliori in Italia. In questo romanzo si è calato nella Milano del 1928, quella della ligèra: contrabbandieri, maestri del borseggio e artisti dello scasso, la Milano attraversata dai tram e dalla scighèra, illuminata dall'astro del calcio Giuseppe Peppino Meazza e protetta dal commissario De Vincenzi.
La serata è stata arricchita dalla presenza di due ottimi musicisti, Stefano Covri (cugino di Luca) e Claudio Sanfilippo: canzoni milanesi di ottima fattura.
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