Partivano entrambe con 6 punti in Campionato, Varese e Avellino, ma noi a Masnago eravamo imbattuti. Eravamo.
Partiamo bene, 6-4, poi Avellino, trascinata dal fenomeno ex NBA Norris Cole (n° 30), mette il muso avanti e finisce 19-22. Da noi si capisce che Scrubb non è in gran giornata, soprattutto dalla lunga distanza. Per il resto reggiamo bene. Nel secondo quarto abbiamo la sorpresona Natali: il n° 8 è determinato ma soprattutto preciso, mentre Cole ha già 17 punti sul tabellino. Una tripla di Tambone alla sirena viene annullata, finisce 43-42: siamo avanti e teniamo duro, ma Avellino fa paura. Nel terzo quarto Natali continua lo show, Avramovic alterna ottime cose a cose meno apprezzabili, ma resta il miglior marcatore, Avellino non scappa, anzi, finisce 64-62 e ci si prepara alla volatona finale. Cole cala un po', mentre tengono in palla Avellino le triple di D'Ercole e di Nichols, più il solito concreto Filloy. Noi pareggiamo i conti, siamo uguali come percentuali al tiro che nei rimbalzi, Tyler Cain è sempre più che produttivo, Scrubb pasticcia, Moore tiene bene il campo, Archie è sulla sufficienza. E si arriva ai minuti decisivi. A -5' siamo 75-76, a -2' 75-78, una schiacciatona di Archie a filo sirena ci porta sul 77-78 e si spera. Poi il pasticcio. Moore, che ci fece vincere con una tripla all'ultimo secondo, oggi non dico che ci fa perdere, ma certo non brilla nei secondi finali. Due palle perse (una forse anche un po' per colpa di Cain) più un tiro da tre che non arriva neppure al ferro. E' la fine. 77-80 per Avellino a -30". 79-81 - 9" ma questa volta è Scrubb che perde palla sulla linea, la Sidigas chiude con due liberi esatti di Green, molto poco in partita: 79-83.
Abbiamo lottato, abbiamo sperato ma abbiamo perso.
Forza Varese!
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