In
Varese abbiamo un bel gruppo di sessanta/settantenni che amano la città e
soprattutto amano recuperare in vario modo la sua storia, attraverso ricerche
storiche, immagini, video. In questo gruppo (che sta semplicemente sotto la
sigla immaginaria di amanti di Varese, gruppo al quale mi onoro di appartenere)
fa certamente parte Fausto Bonoldi. Classe 1951, laurea in Scienze politiche, quarant’anni
di professionismo giornalistico alla Prealpina (gli ultimi 15 come caporedattore
centrale), da quando è in pensione Bonoldi dà libero sfogo alla sua passione
varesina, concretizzando l’affezione per la città dei laghi e dei colli con
interventi sui social, la cura di una rubrica su VareseNews (‘Metamorfosi
urbana, Varese com’era e com’è’) seguitissima e con già una quarantina di capitoli
realizzati, e la pubblicazione di libri. E qui parliamo proprio di un suo
libro, di grosso formato, un volume prettamente fotografico, con esaurienti
didascalie, quasi 350 immagini in bianco e nero, naturalmente di Varese, e
naturalmente della Varese del passato. Si tratta di ‘Cartoline da Varese’
(Macchione editore, euro 35). Il libro, un cartonato di oltre 200 pagine, è
dedicato dall’autore ai Varesini e a tutti coloro che amano Varese, mostra in
copertina una stampa pubblicitaria tratta dal periodico ‘Varese – Organo mensile
degli interessi turistici di Varese e Provincia’ giugno 1931 e all’interno,
come già scritto, 338 immagini in bianco e nero, così suddivise: Per le antiche
strade, I luoghi della fede, I luoghi del lavoro, I luoghi del ristoro, I
luoghi dello svago, Varese land of tourism, La Varese littoria e Come
viaggiavamo.
Si
legge in quarta di copertina: “…La passione per le immagini del passato
coinvolge ormai migliaia di varesini, che le postano nei gruppi Facebook
dedicati o che semplicemente le apprezzano. Confidiamo che accolgano con
favore, al pari di chi non ‘naviga’, questa nostra antologia della memoria.”
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