martedì 11 gennaio 2022

La rivincita dei gentlemen


 

Mi spiace molto per la morte di David Sassoli, per il dolore dei suoi familiari, per il senso di mancanza che lascerà in quanti gli hanno voluto bene, mi spiace ma sono contento che una volta tanto vi sia ampio riconoscimento, unanime consenso, commozione condivisa per un gentleman, cioè una persona preparata, seria, educata, capace di ascoltare e non solo di imporre le proprie idee, ferma sui principi ma aperta al dialogo, attenta agli altri, ai più poveri, alle minoranze. E sì, perché se uno si basa sui talk-show televisivi, quei programmi che dovrebbero contribuire a farsi un'idea sull'attualità, sui problemi, sulle soluzioni ai problemi, per lo più non incontra gentlemen ma personaggi (un po' sempre quelli) maleducati, boriosi, magari anche competenti ma incapaci di ascoltare, urlatori, prepotenti, interessati alla propria immagine più che al bene comune. E il giornalista di turno invita quelli perché sa che il pubblico dei talk-show vuole tale pietanza. Vuole la rissa. E gli invitati sanno che devono stare al gioco, per non passare inosservati.

David Sassoli: tutta un'altra pasta.

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