sabato 5 novembre 2022

Giampaolo Cottini, un uomo utile



 






Era facilmente prevedibile che la Sala Montanari a Varese non fosse sufficiente a contenere i tanti amici di Giampaolo Cottini, arrivati questo pomeriggio, sabato 5 novembre, per la presentazione del libro di GiPi ‘Un filosofo fuori del coro’ (Edizioni Ares). Del resto parlare del filosofo Cottini significa parlare del movimento di Comunione e Liberazione e, più in generale, del mondo cattolico varesino, del Liceo Classico ‘Cairoli’ (dove ha insegnato per tutta la carriera), di Radio Missione Francescana, del mondo del giornalismo e di quello accademico, un’ampia platea che oggi, dopo la sua morte prematura, ha voluto rendere omaggio ad un amico, ad un intellettuale amante del dialogo e delle buone maniere, sorridente ed accogliente. Assente per motivi di salute Francesco Botturi, hanno preso la parola – coordinati da Annalisa Motta e dal tecnico video Antonio Colombo – Paola Viotto e Giorgio Bono, dopo i saluti fra gli altri di Nicola Sabatini (presidente del Centro Culturale Massimiliano Kolbe, che ha organizzato l’evento) e di Riccardo Prando (a nome del direttore del quotidiano La Prealpina Silvestro Pascarella). E lo storico quotidiano locale c’entra eccome, perché il libro in questione – frutto di un lavoro lungo e capillare di un pool di esperti – è la raccolta di un centinaio di articoli, apparsi fra il 1994 e il 2011 proprio sul foglio varesino, nella rubrica ‘Fuori del coro’, curata dal prof. Cottini. Una lettura delle cose penultime, alla luce di una prospettiva ultima. Ricchezza nella ricchezza, oltre al libro (che naturalmente è in vendita) è possibile leggere o rileggere tutto il corpus degli scritti di GiPi, grazie al sito www.scrittigpcottini.it.

Il libro si avvale della presentazione del cardinale Angelo Scola.

Appare difficile citare qualcuno, vista la folla di presenti, dalle autorità politiche e religiose ai pezzi da novanta di CL. Non posso non citare la moglie di GiPi, Angela Zani, perfetta padrona di casa (eccola in foto con il nostro sindaco). E mi pare bello sottolineare la presenza in sala di non pochi giovani e Giampaolo ne sarebbe stato contento (ne è contento), lui, docente, abituato a rapportarsi con le aspirazioni e le domande degli adolescenti. Recentemente il noto fotografo Giorgio Lotti, già più che ottantenne, ha detto: “Non mi interessa essere stato bravo, mi interessa essere stato utile.” Vista la ressa in Sala Montanari, GiPi è stato (è) certamente utile a molti.


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