Piero Chiara, l’inesauribile. Quando sembra che davvero tutto ciò che ha
scritto Piero da Luino sia stato pubblicato, ecco nuovi testi escono dai
cassetti. In questo caso il cassetto è quello di Nino Ferrario, luinese amico
di Chiara, grande appassionato di barche a vela, che intrattenne per anni una
corrispondenza (1931-1935) con Chiara, lettere giovanili, redatte quando lo
scrittore non ancora scrittore se n’era andato da Luino verso i suoi primi
impegni professionali nelle preture d’oltre Isonzo. Lettere che hanno superato
non senza qualche avventura i decenni, passando dalla moglie di Ferrario alla
figlia, cioè alla mamma di Federico Crimi, il nipote al quale si deve il
ritrovamento, meglio, il desiderio di renderle pubbliche. E così, grazie al
Crimi, alla inesauribile Francesca Boldrini e all’Editore De Piante, ecco
questi scritti giovanili in stampa, Il libro è stato presentato ieri
pomeriggio, a Villa Recalcati, nell’ambito del Premio Chiara 2022. Assente per
motivi di salute Bambi Lazzati (e già questa è una notizia), era presente per
il Chiara Romano Oldrini, per l’editore Cristina Toffolo De Piante e Luigi
Mascheroni, e naturalmente Francesca Boldrini e Federico Crimi. Dopo i saluti,
per il Premio Chiara, di Romano Oldrini e di Valentino Piccinelli, il microfono
è passato al governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha
ricordato quanto la Regione sia vicina al Chiara, una manifestazione culturale
fra le più importanti del nostro territorio.
Titolo del libro: ‘I limoni della vita’ – lettere giovanili (1931-1935).
Quale Piero Chiara ci si trova davanti, leggendo queste lettere? Senza dubbio
un giovane già molto maturo, intento a spremere il sapore della vita come un
limone. Ma questo non è che un minimo indizio: il resto lo si scoprirà leggendo
il volume, una bella novità per chi ama il narratore del nostro lago Maggiore.
Il libro si avvale anche dei contributi di Mauro Novelli, Rino Battocletti e
Barbara Pezzoni.
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