mercoledì 30 novembre 2022

In morte di Davide Rebellin


Non posso non scrivere nulla su Davide Rebellin, il campione di ciclismo che oggi è morto travolto da un camion a 51 anni, in bici, dopo aver concluso la carriera pochi mesi fa, 30 anni da professionista, il ciclista più longevo della storia. Il dispiacere è grande, la rabbia è grande, ma il mio è soprattutto un richiamo, e anzitutto un richiamo a me, ad essere più attenti quando siamo alla guida di un’auto, di un camion. Io per primo capisco che non ci metto sempre tutta l’attenzione necessaria, so che più volte ho evitato per un soffio un incidente, e una volta l’ho causato e se non ci sono state gravi conseguenze è perché mi è andata bene. Tutti, giovani e meno giovani, quando ci mettiamo al volante dobbiamo immaginare come ci comporteremmo se fossimo in gara, obbligati ad un’attenzione continua, riflessi pronti, occhio attento. E invece no….ammettiamolo..io l’ho ammesso...ammettiamolo che siamo distratti, cellulare o non cellulare,  guardiamo di qua e di là, il passante, la bella ragazza o l’uomo avvenente, la vetrina di un negozio, pensiamo ai fatti nostri...siamo stanchi, è vero, fine della giornata o assonnati al mattino...ma non fa nulla, non abbiamo scusanti, non abbiamo alibi...Quando siamo al volante siamo tutti potenziali assassini. E’ vero, nessuno è perfetto e qualche volta è anche colpa di chi è in bici ma il più delle volte non è così.

Non posso non pensare alla mia collega grande ciclista Fiorella Noseda, la campionessa di Velate, morta in bici sotto un Tir. Non posso non sentirmi un po’ in colpa, per ogni mia distrazione.

 

Nessun commento:

Posta un commento