giovedì 10 novembre 2022

Il distacco


 

Non sono un tipo molto coraggioso. Ho scritto il mio ultimo romanzo ‘La strada per le stelle’ anche per farmi un po’ di coraggio. Sono un po’ coraggioso nei pensieri. Ad esempio: i più di fronte al pensiero della morte giustamente scappano, non ha senso perdere tempo pensando alla morte, bisogna vivere, pensare alla morte mette solo tristezza, favorisce la depressione. Quindi la gente scappa, io resto un po’ di più. Ad esempio ieri sul far del tramonto scendevo dal Sacro Monte a piedi e pensavo alla morte, e più precisamente ad un distacco che va preparato. Direte: non serve a nulla prepararsi, sarà comunque drammatico, quindi...E’ vero...ma io ci pensavo lo stesso. Chi è fortunato come me (ha una buona pensione, una buona salute, nessun obbligo stringente, nessun impegno inderogabile…), chi ha i miei privilegi può anche permettersi il lusso di prendere le cose con distacco, come a dire: il mio l’ho fatto, sì, posso fare ancora qualcosa, come no, però l’essenziale è fatto, il compito principale è stato svolto, ora mi posso riposare e cominciare ad allontanarmi dalle persone e dalle cose, come un saluto che si prolunga, non un arrivederci o un addio lanciato quasi di corsa, col fiatone.

in foto: le verdi praterie di Manitù

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