Caro Roberto, una cosa soprattutto mi è rimasta nella memoria di ciò che
ha detto tuo figlio durante i funerali, e cioè che in casa non parlavi molto,
anche perché eri un po’ timido. Lo sospettavo, sospettavo che dietro quel tuo
sorrisetto e quel parlare meditato e lento ci fosse anche un velo di timidezza,
una difficoltà ad aprirti, a svelarti, un tenere per te forse anche per paura
di sbilanciarti, soprattutto negli affetti. O forse ti davi così tanto alla
vita pubblica, alla politica, alla carriera amministrativa da cercare in casa
finalmente la quiete, il riposo. Ora Varese ti ritrova – dopo le esequie di
Stato – appeso ai muri, nei manifesti voluti dalla Lega Nord. Ancora una volta
col tuo caratteristico sorriso.
Buon Natale.
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