lunedì 12 dicembre 2022

Lettera dalla solitudine


 





E’ stato presentato ieri, lunedì 12 dicembre 2022, in Salone Estense a Varese, il nuovo libro di Fernando De Maria. Titolo: ‘Lettera dalla solitudine’. Si tratta di una raccolta di brevi racconti. De Maria, classe 1947, varesino d’adozione, un’infanzia piuttosto ribelle e senza grandi predisposizioni allo studio, riesce però ad esprimere i suoi sentimenti, i suoi vissuti attraverso la scrittura, tanto che nel 1958, al termine della quinta elementare, il suo maestro, Giovanni Meinardi, così dice al ragazzo: “Quando potrai, la sera, chiuditi in camera e scrivi quello che più ti ha colpito durante il giorno. Non scrivere che hai rubato la frutta o picchiato un compagno, ma quello che hai provato nel rubare o nel far del male. Descrivi l’aspetto umano delle vicende considerando la tua anima uno specchio.”

Il consiglio del maestro non resterà lettera morta. De Maria, pur interrompendo gli studi alla licenza media e dedicandosi al lavoro, alla famiglia e alla sua seconda grande passione, lo sport, di tanto in tanto torna alla scrittura, brevi racconti, considerazioni, non cronaca giornalistica ma soprattutto descrizioni di emozioni. E proprio grazie alla sport e alle corse in compagnia di Max Lodi, penna de La Prealpina, De Maria vede pubblicati sul foglio locale i suoi scritti, raccolti nella rubrica ‘Scritto col cuore’. Max Lodi, Pierfausto Vedani, Gianfranco Giuliani, Fausto Bonoldi, Maniglio Botti e poi Michele Mancino (per VareseNews), tutti giornalisti che sanno valorizzare la scrittura di Fernando detto Nando, tanto che nel 2004 esce una prima raccolta di questi scritti. Titolo: ‘L’Arlecchino di Velate’. E ora, ben 18 anni dopo, ecco la continuazione.

“In realtà il titolo potrebbe trarre in inganno” ha detto ieri Fausto Bonoldi, che ha introdotto il libro e l’autore. “Perché in realtà questi racconti sono un inno alla vita, all’amore, ai sentimenti.”

Racconti brevi, a volte brevissimi, che ripercorrono in quattro capitoli il cammino della vita, dall’infanzia alla vecchiaia. Nascita, morte, gioia e dolore, bontà e cattiveria, miseria e ricchezza, ricerca di Dio, bisogno di silenzio e insieme di compagnia: storie di tutti i giorni, arricchite dalla sensibilità di questo autore che merita di essere conosciuto.

Il volume, riccamente corredato con foto, elegante nella sua composizione grafica, è un ottimo regalo di Natale. E ieri sera erano in tanti seduti in Salone Estense, da Claudio Piovanelli a Gianni Spartà, Daniele Marantelli, Gianni Innocenti, Roberto Bobo Gervasini, una bella fetta del mondo dello sport varesino, sportivi che amano la tuta ma insieme non disdegnano di concludere la giornata davanti ad un buon libro: ‘Lettera dalla solitudine’, ad esempio.   

 


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