Il Natale di Fabio
E’ sempre consolante per me partecipare alla Santa Messa della vigilia
di Natale, che da 17 anni viene celebrata per ricordare la morte di Fabio,
ragazzo varesino. E’ consolante perché vedere così tanta gente, tanti amici che
confidano nella certezza che via siano un Dio e una Vita Eterna, capaci di
compensare le perdite della vita terrena (compresa la perdita inconcepibile di
un figlio) mi dà coraggio, speranza, io che non considero per niente certo il
Mistero di Dio. E’ certa ad esempio la morte ma non la resurrezione. Eppure
persino i genitori di Fabio, cioè coloro che più di tutti soffrono per questa
mancanza atroce, riescono a mantenere la fede e a vivere ancora. A volte –
forse – riescono anche ad essere un po’ felici. Ciò è miracoloso. Sono
questi i veri eroi, non certo Messi (the new messia per tanta gente!) né i più
seguiti ‘influenzatori’ eccetera.
Ecco un nuovo Natale. Sono tale e quale gli altri anni, se non peggio.
Dovrei perdere la speranza. Certi momenti di preghiera sono come un colpo
d’aria sulla brace.
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