Oggi, martedì 26 settembre, intorno a mezzogiorno, il mio amico Enrico Piazza (con Max, legati di conserta) ha raggiunto la cima del Sassolungo, montagna simbolo della Val Gardena, baciato da una giornata super.
Non so se Enrico ha letto il mio romanzo 'Sassolungo', che descrive l'ascesa di Luigi Frigerio, classe 1919, compiuta l'8 agosto del 1983. Certamente i due hanno seguito la via normale, la via di Luigi, hanno incontrato il bivacco, e infine la croce di legno della cima. In verità, stando alla finzione letteraria, quella croce Frigerio la strappò (anzi, allora non c'era una croce, sebbene artigianale, ma solo un bastone di legno), la lanciò verso la valle e la sostituì con una croce in metallo che, divisa in tre pezzi, aveva portato lassù nello zaino. Inoltre Frigerio incontrò un alpinista maschio, mentre Enrico e Max (lo vedo dalla foto) hanno avuto più fortuna, incontrando una bella alpinista. Noto che permane comunque una croce in legno, perché i Catòres (le famose guide della Val Gardena) hanno detto che ci sono già troppe croci sulle cime, quindi nemmeno la montagna più imponente della paradisiaca valle altoatesina merita il metallo. Io la penso diversamente, e comunque il dibattito è ancora aperto.
Non so cosa pensino Enrico e Max, ai quali va il mio abbraccio anche un po' invidioso. Complimenti...e attenti alla discesa!
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