Varese
è solidale con chi soffre? Con chi è povero? Certo, Varesèsolidale, quindi ‘Aggiunge
un pasto a tavola’, cena solidale che si è svolta ieri, sabato 16 settembre,
sotto il tendone (messo a disposizione dal Comune di Varese) in piazza San
Vittore. Ottava edizione di questo evento, nato intorno ad un tavolo
conviviale: don Marco Casale, gli alpini, i Monelli della Motta, qualcun altro.
Perché non organizzare una cena allargata, sì, anche per mangiare ma
soprattutto per far conoscere le realtà associative che a Varese operano per il
bene comune e per raccogliere fondi? Ecco in sintesi la nascita di ‘Aggiungi un
pasto a tavola’. E ieri c’erano tutti gli artefici di questa iniziativa: don Marco,
i Monelli (con Giuseppe Redaelli a fare da capofila), gli alpini (davanti ai
pentoloni fumanti), i giovani allievi della Scuola Alberghiera ‘De Filippi’,
prevosto, sindaco, vicesindaco, assessori vari, responsabili di Associazioni e
tanti varesini, che il giornalista Max Laudadio ha coinvolto con la sua
proverbiale vitalità. Ottima la cena (antipasto, polenta e brasato, Pane di
Sant’Antonio con panna), lotteria, un Mikasa da basket del valore di ben 200
euro che – messo all’asta – ha visto il giornalista di Rete55 Matteo Inzaghi
vincere la partita. Molti gli sponsor, e un bel gruzzolo che andrà a sostenere
5 realtà varesine, e fra queste chi si occupa di offrire pasti caldi a chi i
pasti non potrebbe permetterseli. “Il biglietto per questa cena costa 30 euro”
ha detto don Marco, in festa fra l’altro per i suoi 30 anni di ordinazione
sacerdotale. “Ogni pasto che noi offriamo costa 5 euro, quindi ciascuno di voi
ha finanziato sei pasti.”
Infine
un allegro brindisi finale, prima del quale il solito Max ha citato persino don
Bosco, che un giorno disse al giovane Domenico Savio: “Tre cose devi rispettare
se vuoi diventare santo: responsabilità, misericordia e allegria.”
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