Luca
Guenna affronta il Parkinson, che è dentro di lui da anni, con ogni mezzo: il
coraggio, l’ironia, la musica, la scrittura, la tenacia, l’arte. Il suo motto
è: ‘Parkinson-Vinco io’. Un programma che rinnova ogni giorno con una volontà ammirevole.
E che lo ha condotto anche sul terreno dell’espressione artistica, tanto da
inaugurare stamani, sabato 16 settembre, una mostra personale al chiostro di
Voltorre, nell’ambito di ‘Alzheimer Fest coast to coast’. E lì lo abbiamo
incontrato insieme a Nicoletta Magnani, artista che questa volta si è trovata a presentare il lavoro di altri. “Un impegno che ho fatto con piacere” dice
Nicoletta “perché il mondo di Luca è un mondo ricco, ricco inevitabilmente di
sofferenza ma anche di gioia. Luca riesce con l’ironia a restituire questo suo
vissuto. Direi che le sue opere si possono definire espressioniste: l’artista
esterna tutto ciò che ha dentro utilizzando la materia, nel suo caso la
scultura.”
La
mostra, allestita in una sala al primo piano dello stupendo chiostro sulle rive
del lago di Varese, è ricca di lavori suggestivi. Guenna si sofferma
soprattutto su uno di questi: “Mai avrei pensato, prima della malattia, di realizzare
lavori artistici. Qui ho preso dei tappi di birra, schiacciati con un martello,
bruciati, malridotti e uniti fra loro da queste sinapsi, a descrivere il danno
che produce il Parkinson sulle cellule nervose. Eppure proprio da
questa distruzione sgorga una fontana di creatività.”
Creatività
che per Luca vuol dire anche e soprattutto la sua amata musica, in particolare
Elvis Presley: Guenna ha una voce stupenda, molto simile a quella della star
americana. Musica e anche scrittura: ha infatti pubblicato una raccolta di
racconti. “Non ho voluto intristire il lettore ancora una volta parlando di
malattia” mi racconta “ma ricordando un periodo per me particolarmente felice,
l'infanzia.”
Luca
Guenna e le sue opere meritano di essere incontrate: è possibile sabato 16 e
domenica 17 settembre (dalle 10 alle 18) presso il chiostro di Voltorre.
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