Vicenza: monumento all'eroe dei due mondi
Ma sì, in fondo è un peccato che certe cose non si possano scrivere. Pensieri, vissuti, fatti che non sono la storia con la S maiuscola (quella di Giuseppe Garibaldi, per intenderci), ma che fanno la storia intima di ciascuno di noi, che determinano scelte anche decisive. In fondo ci si capirebbe meglio. Non ci si sentirebbe anomali, solitari, depositari di segreti indicibili. Probabilmente è tutto più condivisibile e naturale. E forse non occorrerebbero i romanzi.
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