Tre menzioni, un
vincitore, 91 opere selezionate, 18 finalisti per un racconto fotografico:
questi i numeri della sesta edizione del Premio fotografico Riccardo Prina,
voluto dagli Amici di Riccardo, dagli Amici di Piero Chiara, accolto dalla
Galleria Ghiggini di via Albuzzi, a Varese, coordinato da una giuria di esperti
di alto livello, come di alto livello sta diventando –di anno in anno- questo
Premio. E oggi, domenica 16 ottobre, dopo aver fatto tappa alla Triennale di
Milano, vernissage delle opere
finaliste in Galleria Ghiggini. Parole introduttive di Mauro Gervasini (amico di
Riccardo e presidente della Giuria del Premio) e di Bambi Lazzati, per gli
Amici di Piero Chiara, e poi le premiazioni. Le tre menzioni, anzitutto. Silvia
Gazzola, di Montebelluna, ha realizzato l’opera ‘Briefly’, che è il racconto di
uno sguardo perso, nella ricerca di quanto non ci appare normalmente. Nero
dominante, con pertugi luminosi. Altra menzione per Anna Tosatto, di Como, con ‘Meghan’,
incontro con una donna sofferente, in un ranch isolato nel Montana. Terza
menzione per Luca Meneghel di Belluno, con il lavoro ‘Perfetta’, che getta uno
sguardo sulla sindrome dismorfofobica, un disturbo legato alla percezione del
proprio aspetto fisico. Il vincitore, invece, ha trovato la Giuria praticamente
unanime. E’ un lavenese, Matteo Spertini, che nel suo lavoro ‘Questo il
presidente non lo sa’ ha raccontato la sua esperienza negli orfanotrofi al
confine con la Siberia. Ecco i nomi degli altri 14 finalisti: Barbara Baiocchi,
Cristina Bucciaglia, Mauro Colapicchioni, Stefano Conti, Paola Di Cerce,
Francesco Forgione, Francesca Fornaciari, Luca Marianaccio, Luca Mattia
Minciotti, Manuele Perotti, Daniele Portanome, Luana Rigolli, Fabiana Sala e
Davide Volpi. Come sempre, è stato stampato anche un prezioso catalogo. Davvero
una bella iniziativa questa del Premio Prina, una realtà resa possibile grazie
alla generosità e all’impegno di molti amanti della fotografia, dell’arte, del
bello.
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