domenica 23 ottobre 2016

Ojm Varese-Enel Brindisi: 91-81

                                                                                              ph carlozanzi

Una squadra di basket ha un tot di ‘culo’ all’anno, diciamo 100. Ebbene, Varese ne ha già consumato 80..ne resta solo 20…ricordiamocelo quando la fortuna ci volterà le spalle. Perché Brindisi aveva già buttato la pasta, e tutto sommato con merito. Ma poi…Andiamo con ordine. Primo quarto inguardabile, siamo sotto anche di 11 (3-14), Goss fa subito la voce grossa, da noi tutte vocine. Percentuali di tiro oratoriane per Varese. E anche quando entra Avranovic, nessun miracolo. 15-22 dopo 10’. Nel secondo quarto Pelle fa qualche numero, stoppa e schiaccia, ma Brindisi è sempre avanti, anche se ad un certo punto cominciano a sbagliare anche i pugliesi. Kangur proprio non gira. Errori di qua e di là, partita brutta, finisce 33-40. Si attacca il terzo quarto con un gancio di Kangur stile Flaborea, Maynor fa un bel triplone e finalmente ecco l’aggancio, 42-42 a meno 7’30”. Ma la gioia dura poco, l’Enel riscappa subito, fa circolare meglio la palla di noi, appare sicura e precisa: 52-56 alla fine del 3°. E via con il 4°. Avramovic fa il suo solito sottomano di sinistro, si muove bene e segna un po’, Brindisi ha una gerla di falli sul groppone, noi possiamo gestire meglio, quando mancano 3 minuti alla fine sorpasso Varese: 65-62. Si comincia a sperare. Ma Brindisi non molla, si riporta avanti, addirittura di 5 (65-70) quando mancano 100”. Ma Varese ci crede, 69-70 a meno 1’, l’Enel attacca la spina e si accende di nuovo: 71-75 quando mancano 11”. Coach Moretti chiama il time-out. In cucina il cuoco brindisino prepara gli spaghetti. Ma attenzione, a -7” siamo sotto di 2 (73-75), poi un libero di Scott, 73-76. Manca un niente. Ma arriva San Kangur. Tutto sbilanciato all’indietro, con una sola mano, lascia partire un tiraccio inguardabile, parabolato, roteante, che ballonzola e finisce dentro: 76-76. Nessuno ci crede, meno che meno Kristian. In zona Sakota, ancora una volta, ecco scoccare la tripla salvapartita. Nei 5 minuti del supplementare noi non sbagliamo più nulla, a parte qualche svarioncino finale, mentre per la Enel è buio pesto. Ma come non capire i giocatori azzurrovestiti? La mazzata psicologica è tremenda. Così per Varese è l’apoteosi. Segnano un po’ tutti, a parte una tripla (sbagliata) di Cavaliero che avrebbe fatto meglio a non tirare. E’ che Brindisi non segna più, e noi vinciamo 91-81. Incredibile. Meo Sacchetti è allibito: il Molten, questa volta, lo ha tradito! Godiamoci la vittoria. E ricordiamo l’antico detto del basket: quando si vince, si ha sempre ragione!
Forza Varese!




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