Chi entra alla Casa di Riposo 'Molina' di viale Borri, sulla sinistra, troverà questo gruppo di statue. Le ha scolpite il mio amico, già regiù della Famiglia Bosina, Augusto Caravati, imprenditore nel settore edile ma anche bravo scultore, morto qualche anno fa, un uomo che molto ha donato proprio a questo luogo che accoglie le persone al tramonto della vita. Avvicinandomi e fotografando l'opera facevo questa considerazione: quando Augusto ha scolpito i personaggi certo immaginava che, grazie all'opera, sarebbe stato ulteriormente ricordato. L'arte come occasione di memoria. Ma credo sia, per i più, una pia illusione. Così è per chi scrive, per chi suona eccetera. Salvo eccezioni, ciò che si è prodotto in vita se ne andrà insieme a noi. Ma non importa. Importante è l'illusione che accompagna il gesto artistico, è quella che dà soddisfazione e regge, in questo caso, lo scalpello. Come per la fede: che Dio davvero esista poco importa, basta crederlo quando ci serve.
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