sabato 18 marzo 2023

225



 



Il liceo artistico ‘Angelo Frattini’ di Varese ha aperto le porte, stamani, sabato 18 marzo, per un incontro davvero commovente e artisticamente importante. E’ stato presentato un volume, che racchiude i 225 contributi di artisti varesini, di ogni età, che celebrano i 225 anni del tricolore italiano, la nostra bandiera. L’iniziativa è a coronamento di un lungo percorso, coordinato da Antonio Bandirali,  (mostre, esposizione in luoghi pubblici delle opere…), instancabile presidente del Circolo degli Artisti Varesini, un fotografo-artista capace di coinvolgere le persone, le associazioni, le scuole, la politica. Del resto solo con un lavoro d’equipe è stato possibile questo libro e questa celebrazione, cammino di un percorso che non si è certo concluso. Ad aprile infatti…Ma ne riparleremo. Stiamo a stamani. Sarebbe lungo l’elenco di coloro che hanno preso parte alla manifestazione: autorità, rappresentanti dei corpi militari, studenti eccetera. Detto di Bandirali (anima dell’iniziativa), nessuno si offenderà se non mi dilungo in nomi e cognomi. Ma non posso certo non citare gli allievi del Liceo Musicale varesino (diretti da Marcella Morellini), che hanno arricchito la mattinata con tre toccanti brani musicali: il Cristo delle Marche di Marco Santini, l’Inno di Mameli (arrangiato sempre da Marco Santini) e la preghiera armena ‘Havun havun’. Un applauso dunque al primo violino Stefano Trotta, ai violini Lorenzo Cadario, Matilde Vaccaro, Valeria Bodnar, al violoncello Chiara Ferraresi, al contrabbasso Filippo Raviola. Né posso passare sotto silenzio la promozione da honorem nel Circolo degli Artisti del liceo artistico ‘Frattini’ di Varese e della Somsart, meritoria associazione rappresentata da Sergio Di Siero che, commosso, ha ricevuto la pergamena dalle mani dell’artista Nicoletta Magnani. Fra i vari discorsi, molto applaudito è stato quello di Giuseppe Armocida, presidente della Società Storica Varesina, che ha fatto un accorato appello ai giovani, invitandoli a fare politica, a non accontentarsi, ad impegnarsi per il bene comune, a non rinchiudersi nel privato. E proprio ai giovani guarda il Circolo degli Artisti, che non a caso ha scelto come luogo il liceo d’arte della nostra città, un Circolo che ha 103 anni di vita e che non vuole certo appendere il pennello al chiodo.  


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