sabato 25 marzo 2023

Il nostro caro Angelo


 

A 91 anni è morto oggi, sabato 25 marzo, Angelo Monti, che qui in foto vediamo lo scorso anno, premiato dalla Famiglia Bosina per il suo multiforme impegno nel bene comune, per la sua amata Varese. Ho avuto modo di conoscerlo, lui, sua sorella Rina, il fratello Antonio, figli di una grande famiglia varesina, dedita al servizio della città e della Chiesa locale. Nel 2008 Angelo mi regalò la sua gentilezza, partecipando alla presentazione di un mio libro e leggendo alcuni passaggi. Leggeva come un attore.

Lo voglio ricordare con ciò che scrissi più di un anno fa, in occasione dei suoi novant'anni.

Ciao, Angelo.

  

Festa a sorpresa stamani, giovedì 27 gennaio, in Salone Estense e in Camera di Commercio a Varese per Angelo Monti, in occasione dei suoi 90 anni. Angelo Monti, molto più del suo essere stato sindaco di Varese per 13 giorni, quando tangentopoli faceva razzia: non a caso venne scelto lui, ragazzo d’oratorio, cattolico praticante, politico nella Democrazia Cristiana ed esempio indiscutibile di moralità, di affezione al bene comune, di serietà nel pubblico e nel privato. Una festa a sorpresa partita dai Monelli della Motta, che hanno in Monti un presidente onorario, mentre presidente effettivo (e anima della festa) è Giuseppe Redaelli, che ha salutato i presenti e ha ricordato il Monti ‘monello’ ma anche l’amico di famiglia, presente nel consiglio di ACI e in Camera di Commercio. Ma hanno parlato bene del canuto varesino, ottimo ciclista, anche il prevosto Mons. Luigi Panighetti, il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi, l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari, e poi il regiù della Famiglia Bosina Luca Broggini, Luigi Barion di ‘Varese per l’Italia’, l’ex sindaco di Varese Giuseppe Gibilisco, Cesare Corti per la Robur et Fides, altri ancora. Era presente, anche se non ha preso la parola, l’ex Ministro Roberto Maroni. E poi ha parlato lui, Angelo, con la sua voce potente, la sua cadenza da attore, il suo latinorum: “Mi avete riservato un’accoglienza esagerata!” Dando prova di una umiltà che tutti gli riconoscono, ha ammesso di dover fare un mea culpa per quanto non è riuscito a fare nella sua lunga vita: “Avrei potuto fare di più, essere più significativo.” Dal Salone Estense la festa si è poi spostata in Camera di Commercio, dove Angelo Monti ha dimostrato per 35 anni la sua professionalità, il suo amore per Varese, la sua vasta cultura, la sua disponibilità ad ascoltare, ad aiutare. Varese ha quindi dato un abbraccio corale, meritato e doveroso a questo varesino d’eccellenza, che porta sempre due stilografiche nel taschino della giacca perché, se andate da lui, è pronto ad appuntare il vostro nome, la vostra richiesta, e a regalare promesse per lo più mantenute.

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