Ai ai che dolor! Quando si perde di un punto il cuore è tramortito. E se prima eravamo in credito con il fato, ora siamo in debito: vinto di uno, perso di due e ora perso di uno. Contro le aquile nere di Trento.
Inizio trionfale: Palazzetto stracolmo e regalo per i 10 anni di sponsorizzazione Openjobmetis, magliette chi bianche chi rosse per tutti, effetto visivo super. Tanta euforia ma anche un momento di tristezza: un minuto di silenzio per Nino Cescutti, 84 anni, stella della vecchia gloriosa Ignis degli esordi, morto travolto da un'auto. Noi abbiamo 208 centimetri in difetto, perché si è infortunato il secondo lungo, cioè Ulaneo. Dovrà fare gli straordinari Cauley-Stein. Primo quarto da incorniciare, grazie all'estrema precisione delle nostre bombe, soprattutto Brown e Mcdermott, tanto da finire avanti di 11, 28 a 17. Ovviamente non si poteva pretendere a lungo tale media da 3 punti e infatti la stessa cala visibilmente nel secondo quarto, Trento risale nemmeno troppo lentamente, persino ci supera (31-33) ma i ragazzi biancorossi reagiscono, bene soprattutto i soliti Mc e Brown, Moretti (dopo un inizio balbettante) piazza una tripla e altri due punti. Morale: si va al riposo lungo 44-42. Trento dà l'impressione di essere più squadra, panchina più lunga, noi abbiamo pochi cambi, entra più volte Librizzi per dar fiato agli altri. Via, si riparte e noi reggiamo, anzi, sopravanziamo i 'montanari' grazie soprattutto ad un Moretti ritrovato, scatenato, tripla e poi tripla (54-47), ma Trento risale la china, soprattutto con Alviti, con il quasi quarantenne Forray, con Biligha, con Grazulis. Per farla breve: 67-66 quando manca un quarto. Ci sarà come al solito da soffrire sino all'ultima goccia. Ma partiamo bene e infatti dopo un paio di minuti siamo avanti 74-66. Ma cosa sono 8 punti nel basket? Un niente. Infatti Trento è lì, 77-74 e poi 79-77 e poi 80-80 quando mancano 3 minuti e mezzo. Una tripla di Alviti ci mette paura (82-83), poi 84-83, poi 84-85. Abbiamo 10 secondi, palla in attacco per noi. Il pubblico trema, i giocatori tremano, le mani tremano, Mcdermott (foto) fa partire il tiro decisivo in posizione non ottimale, un poco sbilenco, in affanno, il Molten rimbalza sul ferro e Trento vince. 84-85. Solo per un punto ma i due punti in classifica sono per i neri, che salgono a 6 mentre noi restiamo a 2.
Nessun dramma ma tranquilli non si può certamente stare.
Sempre e comunque: forza Varese!!!!
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