Ieri
scrivevo del grande lamento per il grande rientro lavorativo o studentesco.
Oddio, non che (per dirla con il Salmo): ‘trasformerò il tuo lamento in danza,
la tua veste di sacco in abito di gioia’, però è pur vero che ‘il diavolo non è
brutto come si dipinge’, quindi arrivati a sera i conti più o meno tornano.
Come dice il saggio Leo, dobbiamo ringraziare per il fatto di lavorare, e gli
studenti devono ringraziare perché qualcuno li mantiene negli studi. E poi, a
che giova lamentarsi? ‘Domani è un altro giorno’, il martedì sarà meglio del
lunedì, e così via.
‘La
vita è bella’ direbbe Robertino. E poi (direbbe il molleggiato) ‘Chi non
lavora, non fa l’amore!’
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