sabato 28 gennaio 2017

Cronaca di una festa

                                                                       ph Aceti



Festa du ra Giobia 2017 e Poeta Bosino 2016

Nell’inusuale cornice del ristorante Vecchia Riva alla Schiranna, la Famiglia ha festeggiato, giovedì 26 gennaio 2017, la Giobia. Centoventi presenze, le autorità (il sindaco Davide Galimberti, il prefetto Giorgio Zanzi, i carabinieri Gerardina Corona e Claudio Cappello, il comandante della polizia locale Emiliano Bezzon), il Gruppo Folk Bosino, ottima cena e torta finale: una bella serata davvero. Contento il regiù Luca Broggini, che ha diretto la festa antica, articolata in vari momenti. Lidia Munaretti, in abiti tradizionali, ha spiegato il significato della Festa du ra Giobia e ha letto una poesia (Capìss) dedicata ai nipoti. Giobia, cioè festa delle donne, quindi un riconoscimento è stato riservato a Flavia Brogini Magnoli, imprenditrice del settore moda (negozi Base Blu) aperta al sociale (fra le altre cose, ha ospitato la Libreria Del Corso in un suo spazio). E poi la premiazione del concorso Poeta Bosino, giunto alla 50^ edizione. Su tre premiati, ben due donne, sempre per far onore alla Giobia. Poetessa Bosina 2016 Luisa Oprandi (quarto titolo) con ‘Na nòtt in ringhera’, secondo Carlo Zanzi con ‘Stasìra’, terza Diana Ceriani con ‘Ur sunadur de strava’. Marco Broggini, nuovo segretario del Premio (un grazie all’ex, Ettore Pagani) ha ricordato che sono stati venti i partecipanti, con 36 poesie in gara: un numero che andrebbe certamente aumentato, ma non sarà facile. Un grazie anche alla Giuria del Premio: Livio Ghiringhelli, Robertino Ghiringhelli, Paola Barlocci, Giovanna Gervasini e Giuseppe Carcano. E sempre per stare nell’ambito del dialetto, un riconoscimento è andato a Enrico Tediosi, nei panni di presidente del 'Cenacolo dei poeti e prosatori dialettali della Famiglia Bosina', che si impegna affinché il nostro bel dialetto non muoia definitivamente. Poi altri canti, la consegna da parte del dottor Aceti di una tesi, riguardante il campanile del Bernascone, oggi in fase di ristrutturazione anche grazie all’interessamento della Famiglia Bosina. Dulcis in fundo, la torta a forma di cuore.





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