Non
ho mai conosciuto di persona Piero Viotto, morto ieri. Quindi le mie sono solo
sensazioni, impressioni. Ho sempre avuto l’immagine di un uomo di grande cultura, serio,
molto serio, rigido ed esigente anzitutto con se stesso, e poi con gli altri.
Intellettuale cattolico, filosofo, espertissimo di Jacques Maritain, scrittore,
preside alle Magistrali. Lì ebbe anche un episodio spiacevole con alcuni
studenti, che mal sopportavano la sua disciplina, in tempi di contestazione di
massa. Devo essere sincero: anni fa il suo modello di uomo aveva una certa presa
su di me, oggi mi sento piuttosto lontano da lui, preso da dubbi e da desideri
più ‘piacevoli’. Eppure provo un senso di rispetto e anche di ammirazione per
chi fa dell’impegno, dell’approfondimento, diciamo anche del ‘sacrificio’ le
sue coordinate di vita. Vedo nel prof. Viotto somiglianze con mio zio Bruno
Ravasi, morto anche lui il 4 gennaio, del 1978.
grazie Carlo del tuo ricordo che lo accomuna singolarmente a tuo zio Bruno che avevo conosciuto e che stimavo per la sua competenza e passione per la nostra Città
RispondiEliminaCaro Alberto, mi piacerebbe parlare del prof. sul prossimo Calandari, e forse sei proprio tu la persona più indicata....che ne dici?
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